Villa romana di Salar - Una giornata da ciclo-archeologo

Villa romana de Salar

Da qualche anno, presso il piccolo paese di Salar (a una cinquantina di chilometri da Granada), è in corso lo scavo di una villa romana, scoperta fortuitamente nel 2004 durante i lavori per la costruzione di un depuratore. 

Già dai primi sopralluoghi erano emersi una grande quantità di mosaici appartenenti ad una lussuosa villa databile tra il I e il IV secolo d.C. e un paio di statue che attualmente si trovano al museo archeologico di Granada. I lavori sono andati avanti col contagocce e finora è stata scavata solo una piccola parte della villa, principalmente durante le campagne estive alle quali partecipano giovani volontari provenienti da varie località (alcuni anche dall'Italia). 

E qui è dove entro in gioco io, visto che ogni anno viene data la possibilità anche ai non addetti ai lavori di partecipare agli scavi attraverso il programma "Arqueólogo por un día" (Archeologo per un giorno). Visto l'annuncio sui social, non ci ho pensato due volte e ho dato la mia disponibilità per la metà di agosto, che tanto al mare ci sono già andato e dopo due giorni mi annoio come una cozza. 

L'idea, ovviamente, era quella di andare e tornare in bici, eventualmente facendo sosta per la notte nel caso si fosse fatto tardi o se il caldo fosse stato eccessivo. Salar non è lontana. ma neppure a un tiro di schioppo, visto che Komoot mi dava una durata di 3 ore e mezza all'andata e 4 al ritorno in modo "allenato". L'appuntamento era alle 8:30 davanti al cancello della villa, per cui partenza da Granada entro le 5. Anzi, facciamo 4:30 per andare sul sicuro. 

puente sobre el río Genil
Ponte sul lungofiume (a luci spente)

Pedaleando por la noche
Ponte sul lungofiume (a luci accese)

L'ultimo lampione di Fuensanta
L'ultimo lampione di Fuensanta

Non ero mai partito così presto, finora il mio record era iniziare a pedalare alle 6 per andare e tornare dalla costa evitando le ore più calde della giornata. A queste latitudini il cielo schiarisce molto tardi, per cui sapevo che buona parte del viaggio lo avrei fatto al buio e mi sono attrezzato di conseguenza: faretto anteriore Giant CAST 400, faretto posteriore Giant RECON tl200 (nuovo, visto che il vecchio tl100 è morto), altro faretto Decathlon sul casco e imbrago riflettente fresco fresco di Aliexpress. Meglio non risparmiare sulla visibilità. Il mio percorso, comunque, passava solo in minima parte su strada, sfruttando la ciclabile che costeggia il fiume Genil e la via di servizio dell'autostrada A92.

L'aria del mattino era fresca e pedalare in solitudine è stato un piacere, soprattutto dopo aver comprovato che al primo checkpoint (Fuente Vaqueros) ero in largo anticipo sui tempi. Forse dovrei configurare il planner di Komoot su "molto allenato", ma preferisco tenermi largo. Ogni tanto un fuggi-fuggi di conigli, qualche civetta infastidita dal mio passaggio, e un paio di cani incazzati dietro a un cancello (e io a guardarmi alle spalle per assicurarmi che non mi stessero seguendo con la bava alla bocca). Ha iniziato ad albeggiare solo a pochi chilometri dalla meta.

Amanecer en la autovía A92
Dopo 42km, alle mie spalle inizia ad albeggiare...

Esparragueras de Huétor Tájar
Luce su Huétor Tájar e i suoi campi di asparagi

Letrero de la villa
Direi che sono arrivato!

villa romana de Salar desde el parking
Qui c'è già chi lavora, ma per me è ancora presto

Giunto al luogo dell'appuntamento con un'ora di vantaggio, ho avuto tutto il tempo di fare colazione in una vicina stazione di servizio e di ripresentarmi allo spuntare del sole. Oggi ero l'unico volontario in programma, per cui ho goduto di una visita individuale agli scavi (che comunque conoscevo già in dettaglio dalle mie letture dei giorni scorsi), e poi, dopo un veloce cambio d'abito, un'emozionata discesa "agli inferi" insieme al resto dell'equipe.

La zona di scavo si trova a circa tre metri sotto l'attuale livello del suolo, coperta da un terriccio uniforme che nei periodi di pioggia diventa fango semi-liquido (lì accanto scorre un ruscello) e che a partire dal VI secolo d.C. ha coperto i resti della villa. La fase attuale sta portando alla luce una parte della struttura con tracce di riutilizzo e chiari segni di rovina di muri e coperture. Per ora niente mosaici né altri resti di valore come monete o ceramiche, di cui comunque lo scavo è molto povero. Quasi del tutto assente anche il metallo, dato che in una fase tardia il sito ha ospitato una fucina e hanno fuso tutto quello che trovavano.

mosaicos con escenas de caza
Il famoso corridoio con le scene di caccia

Nereida de la villa de Salar
La "nereide" diventata simbolo della villa

mosaicos romanos de Salar
Questo scavo non potrà proseguire finché non verrá sostituita la copertura

El "Dominus" cazando jabalíes
Il "Dominus" a cavallo in piena caccia al cinghiale

mosaicos con patrón geométrico
Altri mosaici a disegno geometrico

Una volta in compagnia degli altri volontari mi è stato assegnato il mio primo compito (passare i secchi con la terra di scarto ai compagni del livello superiore e riposizionarli vuoti). Mi sono concentrato nel mio lavoro e inizialmente non ho socializzato molto, preferendo ascoltare ed osservare l'attività intorno a me. Ho scattato qualche foto, sono accorso a curiosare quando qualcuno ha tirato fuori dalla terra un ossicino (da raccogliere nella borsa etichettata come "Fauna"), frammenti di ceramica, o una tessera di mosaico verde che l'occhio esperto di Luis, il direttore degli scavi, ha identificato come "pasta de vidrio pasada de cocción", pasta vitrea troppo cotta.

Archeologi al lavoro. E adesso scendo anch'io!

secchiate di terra    Al lavoro con la pala!    spazzolatura pre-rilievi

Dopo una breve pausa per la seconda colazione (una fetta d'anguria condivisa e una delle mie barrette di cereali) ci siamo rimessi al lavoro e l'ambiente si è fatto decisamente più rilassato. Ormai ero uno del gruppo e potevo continuare a fare la mia parte accompagnando il lavoro con qualche chiacchiera, stimolata a volte dalla mia curiosità e in altri casi dalle domande dei ragazzi. Come sottofondo, playlist musicali decisamente festaiole preparate da alcuni dei presenti. L'unico limite, ampiamente condiviso, posto dal direttore era che non fosse inclusa musica reggaeton. Successivamente ho cambiato il mio ruolo, lavorando con la pala o spazzolando l'attuale livello di scavo in vista dei rilievi, prima che tutto quel caos di detriti (mattoni, pietre, pezzi di tegole) venga rimosso per proseguire in profondità.

Excavación arqueológica de Salar
Vista generale degli scavi più recenti

Salar (provincia de Granada)
Veloce visita al paese di Salar, assolato e deserto

Alle 13:30 finiva il turno di lavoro, che per gli altri volontari era iniziato alle 7:00. Saluti, ringraziamenti, e di nuovo ognuno per la propria strada. La loro portava al paese dove li aspettava il pranzo, la mia passava quasi interamente sulla stessa traccia seguita al mattino, con la differenza che ora c'erano 35ºC e il sole d'agosto al suo zenith. Dopo avere indossato di nuovo casco e culotte mi sono fatto un panino di 40cm (non esagero) nella solita stazione di servizio e ho iniziato a pedalare verso casa. Avevo il miraggio di fermarmi da qualche parte all'ombra con i piedi a bagno, ma non trovando nulla di mio gradimento ho deciso di fare tutta una tirata con numerose brevi soste per abbeverare i cavalli. Lode sia alla mia nuova bottiglia termica da un litro che mi ha salvato da sicura disidratazione!

Comienza el viaje de regreso
Inizia il lungo viaggio di ritorno

Campos de espárragos
Campi di asparagi e cielo blu

vía de servicio de la A92
Costeggiando l'autostrada rovente

Templo del Ocio
Tempio del Divertimento (temporaneamente chiuso)

Nada de sombra...
Stessa visuale della foto scattata all'alba

Por valles asoladas
Piccola deviazione esplorativa per la valle del río Genil

Estructuras idráulicas junto al río
Vecchie strutture idrauliche e seccume. Le sentite le cicale?

Quizás vuelva en otra época
Posto tranquillo ma poco rinfrescante

Granada de lejos
Laggiù c'è Granada, ma di ombra, neanche l'ombra.

colinas electrificadas
Colline fotovoltaiche da aggirare in salita

La última parada antes de llegar
Breve pausa nei pressi di Santa Fe. Acqua fresca finita.

Che dire? È stata una giornata mooolto lunga, ma ne valeva la pena. Ho sempre avuto la passione per l'archeologia (quella vera, non alla Indiana Jones), senza però conoscerne nel dettaglio le tecniche e la diverse fasi di scavo. Non che in poche ore abbia imparato un mestiere, ma finalmente posso dire di averlo toccato con mano. E perché no, l'anno prossimo potrei ripetere l'esperienza!



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