La salita c'era e anche tosta. Ho fatto proprio bene a spezzarla in due
pernottando a
Prats-de-Mollo.
Stamattina, visita obbligata
all'unico alimentari del paese, che stava aprendo proprio in quel momento. Fuori
c'erano pile di bombole del gas sistemate in rastrelliere di ferro, ma lo spazio
per lasciare la bici non mancava. Ritenendo eccessivo legarla, l'ho appoggiata
da un lato attivando il piccolo antifurto elettronico acquistato per occasioni
del genere (finora usato una sola volta fuori da un ipermercato) e sono entrato
per fare la mia spesa (per i curiosi: baguette, hummus, albicocche secche,
barrette di cereali al cioccolato e una lattina di lenticchie precotte).
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Spesuccia per colazione e pranzo (ancora in totale silenzio)
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Mentre ero in coda alla cassa, però, ha iniziato a suonare la sirena
(acutissima). La cassiera, pensando si trattasse dell'allarme del negozio, è
andata nel panico e ha abbandonato di corsa il suo posto, seguita da me che
tenevo ancora in mano pane, frutta e lattine, e che invece sapevo benissimo
di cosa si trattava. Niente di grave, era arrivato il camion dei
rifornimenti e uno degli scaricatori aveva cercato di muovere la bici per
aprire la doppia porta, facendo scattare l'allarme. E io che non volevo
legarla per non intralciare troppo!
Dopo questa piccola (dis)avventura, partenza subito in salita e su rapporti
agili.
Temevo molto questa ssalata, ma ho trovato da subito un ritmo continuo e
regolare, e non l'ho sofferta più di tanto. Il paesaggio, da mozzare il
fiato. Prima, boschi lussureggianti, poi colline verdi e pascoli a perdita
d'occhio, con le montagne rocciose sullo sfondo.
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Sulla salita per Col d'Ares con i Pirenei sullo sfondo
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Col de la Seille |
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Uno sguardo a sud-ovest
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Si sale... |
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Col de la Guille |
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Sempre più in alto
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Vien quasi voglia di brucare
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Una volta raggiunto il passo, la visione è doppia: da un lato la
Francia e sul lato opposto la Spagna. Non ho trovato nessun
cartello con scritto "Bienvenido a España" e nemmeno una banda
musicale per celebrare l'impresa, ma forse perché il mio pubblico sa che
sono una persona riservata e non amo le folle.
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Arrivo al confine Franco-spagnolo
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Missione compiuta!
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Incontri ad alta quota
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Mentre mi preparavo per la discesa sul versante catalano, saliva
l'unico altro cicloviaggiatore che ho incontrato oggi, un olandese sulla
sessantina che veniva dal Portogallo e proseguirà la sua pedalata in
Francia senza una meta precisa. Quattro chiacchiere in quota, e poi giù
lungo la strada quasi deserta.
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Molló, il primo paese attraversato sul lato catalano
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Chiese romaniche e cavalli al pascolo
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Ah, mi è stato fatto notare che nelle mie foto non si vedono mai persone,
ed è vero. Non è che io aspetti il momento giusto per scattare foto senza
gente, sembra proprio che quando io punto l'obiettivo spariscano tutti o
svoltino l'angolo. Dev'essere il mio karma.
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Camprodon, vista dal Pont de Ferro
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Comunque, la discesa nel Ripollés è stata ricca di spunti
fotografici e anche di qualche imprecazione a causa di un sentiero
fantasma che mi ha costretto a fare acrobazie da trail con una bici di
40kg.
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Il "Pont Nou", in realtà il più antico
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Per le vie di Ripoll
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Ora mi trovo in camping a Ripoll (anzi, poco più in basso) e la
serata è stata parecchio piovosa e fresca. Al momento ha smesso di
piovere, ma le previsioni per i prossimi giorni non sono allettanti. Ho
già una parte del cambio umida che non vuole saperne di sciugare, se mi
bagno anche domani, ce l'ho nel c...esto.
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Ripoll, Pont del Raval
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Come sempre, dormiamoci sopra.
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