GENOVA-GRANADA giorno 13: Da Prats-de-Mollo a Ripoll


La salita c'era e anche tosta. Ho fatto proprio bene a spezzarla in due pernottando a Prats-de-Mollo.

Stamattina, visita obbligata all'unico alimentari del paese, che stava aprendo proprio in quel momento. Fuori c'erano pile di bombole del gas sistemate in rastrelliere di ferro, ma lo spazio per lasciare la bici non mancava. Ritenendo eccessivo legarla, l'ho appoggiata da un lato attivando il piccolo antifurto elettronico acquistato per occasioni del genere (finora usato una sola volta fuori da un ipermercato) e sono entrato per fare la mia spesa (per i curiosi: baguette, hummus, albicocche secche, barrette di cereali al cioccolato e una lattina di lenticchie precotte). 

Spesuccia per colazione e pranzo (ancora in totale silenzio)

Mentre ero in coda alla cassa, però, ha iniziato a suonare la sirena (acutissima). La cassiera, pensando si trattasse dell'allarme del negozio, è andata nel panico e ha abbandonato di corsa il suo posto, seguita da me che tenevo ancora in mano pane, frutta e lattine, e che invece sapevo benissimo di cosa si trattava. Niente di grave, era arrivato il camion dei rifornimenti e uno degli scaricatori aveva cercato di muovere la bici per aprire la doppia porta, facendo scattare l'allarme. E io che non volevo legarla per non intralciare troppo!

Dopo questa piccola (dis)avventura, partenza subito in salita e su rapporti agili. 


Temevo molto questa ssalata, ma ho trovato da subito un ritmo continuo e regolare, e non l'ho sofferta più di tanto. Il paesaggio, da mozzare il fiato. Prima, boschi lussureggianti, poi colline verdi e pascoli a perdita d'occhio, con le montagne rocciose sullo sfondo. 

Sulla salita per Col d'Ares con i Pirenei sullo sfondo

Col de la Seille

Uno sguardo a sud-ovest

Si sale...

Col de la Guille

Sempre più in alto

Vien quasi voglia di brucare

Una volta raggiunto il passo, la visione è doppia: da un lato la Francia e sul lato opposto la Spagna. Non ho trovato nessun cartello con scritto "Bienvenido a España" e nemmeno una banda musicale per celebrare l'impresa, ma forse perché il mio pubblico sa che sono una persona riservata e non amo le folle.

Arrivo al confine Franco-spagnolo

Missione compiuta!

Incontri ad alta quota

Mentre mi preparavo per la discesa sul versante catalano, saliva l'unico altro cicloviaggiatore che ho incontrato oggi, un olandese sulla sessantina che veniva dal Portogallo e proseguirà la sua pedalata in Francia senza una meta precisa. Quattro chiacchiere in quota, e poi giù lungo la strada quasi deserta.

Molló, il primo paese attraversato sul lato catalano

Chiese romaniche e cavalli al pascolo


Ah, mi è stato fatto notare che nelle mie foto non si vedono mai persone, ed è vero. Non è che io aspetti il momento giusto per scattare foto senza gente, sembra proprio che quando io punto l'obiettivo spariscano tutti o svoltino l'angolo. Dev'essere il mio karma.



Camprodon, vista dal Pont de Ferro

Comunque, la discesa nel Ripollés è stata ricca di spunti fotografici e anche di qualche imprecazione a causa di un sentiero fantasma che mi ha costretto a fare acrobazie da trail con una bici di 40kg. 

Il "Pont Nou", in realtà il più antico





Per le vie di Ripoll

Ora mi trovo in camping a Ripoll (anzi, poco più in basso) e la serata è stata parecchio piovosa e fresca. Al momento ha smesso di piovere, ma le previsioni per i prossimi giorni non sono allettanti. Ho già una parte del cambio umida che non vuole saperne di sciugare, se mi bagno anche domani, ce l'ho nel c...esto. 

Ripoll, Pont del Raval



Come sempre, dormiamoci sopra.

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