Se le giornate di viaggio che ancora mi restano saranno tutte così, non so
davvero in quanti pezzi arriverò a Granada!
La mattinata a Ripoll si è presentata freddissima (5°C) e umida, dopo
la forte pioggia notturna. Per fortuna è uscito il sole mentre stavo facendo
colazione e ho potuto stendere il telo esterno della tenda su una staccionata
per farlo asciugare, anche se questo mi ha obbligato a partire un poco più
tardi.
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Les Llosses |
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Carretera de Ripoll |
Prima parte del percorso su strada nuovamente in salita, anche se meno ripida
di ieri. Il mio programma infatti prevedeva di scavalcare da una vallata
all'altra in cerca strade più tranquille. È stata un'ottima idea, visto che la
discesa sull'altro versante lungo la Riera de Merlès si è
rivelata stupenda: riserva naturale, quindi paesaggi montani, prati verdi,
mucche al pascolo e il fiume che scende tra formazioni rocciose modellate per
millenni dalle sue acque.
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Santa Maria de Matamala |
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Sosta con vista |
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Riera de Merlès |
Abbandonato l'asfalto, mi sono immerso nella pineta lungo sentieri che mai
avrei immaginato di poter fare con la bici così carica, anche se in alcuni
tratti sono sceso e l'ho spinta a mano, visto che certe salite erano davvero
eccessive.
Ma non è filato tutto liscio, altrimenti non avrei iniziato il post in quel
modo. Prima, Yo (la mia mascotte) ha perso la testa, che è
fissata al corpo del pupazzo con una semplice molla. Per fortuna, quando me ne
sono accorto era appena successo e l'ho ritrovata quasi subito (con mio grande
sollievo).
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Rudere lungo la strada nei pressi di Can Tomàs |
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Santa Maria de Merlès |
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Seguendo il fiume lungo sentieri e sterrati |
Poi, il camping nel quale avevo intenzione di pernottare si è rivelato chiuso,
obbligandomi a fare quasi 30km in più (controvento) e anticipando parte della
tappa 15 per raggiungere il successivo.
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Puig-reig e in basso il camping (chiuso) |
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Campi nei pressi di Sallent |
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Sallent e la "montagna di sale" formata dagli scarti dell'attività mineraria |
Ma non finisce qui. Mentre seguivo un tratto della
Sequia de Manresa lungo un sentiero a volte un po' sconnesso, Yo
ha perso nuovamente la testa, che questa volta ho visto rotolare nel canale
con la coda dell'occhio. Ripescarla è stata un'impresa piuttosto complicata
durante la quale ho rischiato di finire io stesso a bagno nel canale. D'ora in
poi, in attesa di comprare un tubetto di colla che risolva definitivamente il
problema, Yo resterà in castigo nella borsa.
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La testa di Yo appena recuperata dal canale |
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La montagna di sale |
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L'autostrada verso Manresa |
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Sullo sfondo, le creste del massiccio del Montserrat |
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Un casale in mezzo ai campi alle porte di Manresa |
Quando infine sono arrivato a Manresa, ho raggiunto l'unico campeggio e
c'è mancato poco che non mi facessero entrare. Non per via dell'orario, ma ho
avuto la netta impressione che il proprietario fosse poco interessato ad avere
ospiti e che gli scocciasse aprire il cancello per un randonneur di
passaggio. Mi ha indicato un boschetto in cui accampare ed è tornato a giocare
a carte coi suoi compari dicendomi "Poi domani ci arrangiamo."
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Campo base appena installato |
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Buonanotte |
Almeno il posto è tranquillo e ho un tavolo tutto per fare colazione
comodamente. Prima che facesse buio ho montato la tenda, fatto la doccia e
cenato gnocchi con salvia e pomodori. Tutto un po' più tardi del solito, ma
oggi è andata così. Con questi chilometri in più sembra mi sia allontanato
dalla perturbazione, ma se le previsioni sono esatte dovrebbe riacciuffarmi
questa notte. Eppure i grilli cantano beati...
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