GENOVA-GRANADA giorno 8: Da Mallemort a Saint-Gilles


Oggi sí che è cambiato il paesaggio! Via le montagne, via i fiumi e le cascate e si seguono i canali verso il mare. In mattinata ho lasciato Mallemort senza vedere il paese, volevo subito mettermi in movimento. Ho percorso stradine e piste ciclabili finalmente senza traffico e ho visto posti che avrebbero meritato mezza giornata ciascuno. Ma era presto e volevo approfittare dell'aria fresca, per cui ho mangiato un po' di frutta e ho tirato dritto fino a Saint-Remy. Paesino pittoresco e decisamente turistico che ho attraversato velocemente (anche qui) e senza scattare neppure una foto. 

Mercato cittadino a Sénas


Lac de Lavau


Orgon




Chapelle de Saint-Sixte






Il mio obiettivo di metà giornata era il sito archeologico di Glanum, che avevo intenzione di visitare da normale turista. Ma normale non sono, e non avendo la possibilità di parcheggiare la bici in un luogo custodito, mi sono accontentato di vedere i due monumenti esterni all'area (circondati da chiassose scolaresche in pausa pranzo). Ma, dico, perché scrivete sul cancello (e sul sito) "Velo bienvenue" se poi pretendete che leghi la bici nel parcheggio accessibile a chiunque? Tra l'altro, proprio accanto a un altro cartello che dice pressappoco così: "Fate attenzione ai borseggiatori!" (!!)




Ma in fondo non mi è spiaciuto troppo, perché a differenza di quanto pianificato, ora che pedalo da una settimana sono entrato in quella fase in cui l'unica cosa che conta davvero è pedalare. Pedalare e lasciarsi alle spalle tutto quello che, pur se bello, non risuona alla mia stessa frequenza. E cosa inaspettata, finora non ho mai avuto problemi a trovare un luogo dove dormire o mangiare. Un po' grazie ai miei piani dettagliati e un po' per caso, spunta sempre una boulangerie al momento giusto. Speriamo continui così.

Saint-Étienne-du-Grès

La tappa di oggi doveva concludersi a Tarascon, ma nonostante la bellezza del luogo, l'atmosfera non mi ispirava. Cittadina un po' decadente, con un potenziale enorme non del tutto sfruttato. Spettacolare il castello, dal quale un tizio in abiti medievali mi'invita ad entrare e ad unirmi alla visita guidata che sta per iniziare. "Lega pure la bici nel cortile!" dice. Ci risiamo.


Il castello di Tarascon


La "Tarasque"

Comunque era ancora presto, per cui ho continuato a pedalare attraversando il ponte sul Rodano e varcando il confine con l'antica Occitania, per poi scendere fino a Saint-Gilles


Beaucaire


Pont de Charenconne

Canal du Rhône à Sète


Qui, dopo essermi installato nell'ennesimo campeggio, mi sono concesso una visita al paese semi-deserto e una cena al ristorante.
Ora mi fiondo in tenda sperando che non entri nessuna zanzara, altrimenti stanotte è guerra!


Saint-Gilles




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