GENOVA-GRANADA giorno 19: Da Laguna de la Tancada a Orpesa de Mar

Lascio di primo mattino la mia casetta tra le risaie e proseguo il viaggio ad ovest dirigendomi verso la provincia di Castellón. Fin dalle prime pedalate noto una leggera perdita di pressione della ruota posteriore. Probabilmente è fuoriuscito un po' di liquido antiforatura dal punto in cui ho messo la toppa prima di partire. 

L'alba vista dal portico della mia villa

Adiós casita, spero ti rimettano a posto!

Anche questa era carina...

Eh sì, perché proprio in una delle ultime uscite prima della partenza da Genova, avevo forato il copertone posteriore (tubeless) e il solo liquido non non era riuscito a tappare la falla, obbligandomi ad usare uno dei "funghetti" autoadesivi d'emergenza. Il rimedio era sembrato efficace ed infine avevo deciso di partire senza sostituire il copertone, confidando nella sua durevolezza. 

Fino ad ora il mio giudizio si è rivelato corretto, ma i chilometri accumulati e le pietraie di ieri stanno presentando il conto. Comunque, dopo aver fatto una breve pausa per gonfiare la ruota, sono ripartito e sembra tutto a posto. La terrò d'occhio, nel caso ve ne fosse bisogno ho con me altre toppe e anche una piccola scorta di liquido. 

Da parte sua, anche la catena inizia a risentire dello sforzo, e in un paio di occasioni mi è toccato ricollocarla a mano sulla corona. Dai, Virtudes, che quando arriviamo a Granada ti faccio fare una bella revisione!

Attraversando La Rápita


La costa vicino ad Alcanar

Vinaròs

Per quanto riguarda la tappa di oggi, è stata un'altra giornata ventosa. Prosegue la variante costiera, e ho percorso decine di chilometri di amene passeggiate marittime e piste ciclabili, affiancate da bar, ristoranti, e villette monofamiliari. Essendo lunedì, c'era in giro meno gente di quanta mi sarei aspettato, tuttavia, alla lunga il paesaggio si fa un po' monotono, anche se ogni tanto offre scorci spettacolari e vere perle turistiche, come il paesino di Peñíscola, arroccato su un promontorio attorno al suo castello. Questo sì era affollato, in estate dev'essere un vero inferno (almeno per me).

Ho condiviso il mio panino con un gabbiano un po' invadente, ma poi non ho saputo resistere e mi sono offerto un generoso affogato al cioccolato. Il consumo energetico inizia a farsi sentire, ma che figata è sedersi a tavola e ordinare cibi ipercalorici senza il minimo rimorso? Tanto, prima di stasera ho già bruciato tutto...


Peñíscola


La vista dalle mura

Castello dei Templari e chiesa di Santa Maria



Parc Natural de la Serra d'Irta

Torre Badum

Io e Virtudes

La pedalata finisce con la ricerca massacrante (e controvento) di un campeggio. Il primo, dopo 11km di deviazione verso l'interno, si rivela inesistente. Il secondo accetta solo ospiti di lunga permanenza, almeno una settimana. L'ultimo è il più caro di quelli visitati finora, ma ha ottimi servizi. Stasera mi concederò una birretta al bar con piscina (che però è già chiusa), e poi avevo proprio bisogno di una doccia senza interruttore a tempo. Per la cena, invece, mi arrangio da me!


Camping Kivu



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