GENOVA-GRANADA giorno 18: Da Cala d'Oques a Laguna de la Tancada


E sì, è stata una nottata ventosa e la tenda si agitava ondeggiando di qua e di là. Nonostante questo, ho dormito come un ghiro, svegliandomi per qualche istante solo durante le raffiche più forti. La bufera di vento è andata avanti per tutta la mattinata, accompagnandomi (si fa per dire) lungo la mia pedalata. 

Aggiungiamoci le solite sorprese di percorso, che in alcuni tratti non avevo potuto vedere nel dettaglio, e otterremo una descrizione fedele della prima metà di questa tappa. Alcuni tratti di sterrato, molto sassosi e ripidi, si sono rivelati assai impegnativi per me e Virtudes.

Bateria del Pla de Rabadà


Bunkers, centrale di Vandellòs I, autostrada A7...

...e le vie alternative del cicloviaggiatore

L'Almadrava. Casetta al mare... atomica

Forte di Sant Jordi

Dopo una fugace visita a qualche vecchio bunker della guerra civile e la vista panoramica sulla centrale nucleare di Vandellós, si torna alle villette vista mare poste tra baie paradisiache e speculazioni edilizie non andate a buon fine.

Quasi quasi, un tuffo...

Ma abbiamo fame

Niente disco, grazie

Il nulla
Vento a parte, il cielo è sereno, e non ci sarebbe stato male un bel bagnetto, il primo da quando sono partito. Ma era ora di pranzo e non avevo ancora trovato un posto di mio gusto per consumare un pasto senza pretese. Ad Ampolla risolvo il problema in extremis, trovando uno SPAR aperto e mangiando tortilla di spinaci seduto nel parco giochi di un quartiere residenziale. Dopodiché, l'idea di fermarmi per fare il bagno non mi attrae più così tanto, sarà per un'altra volta.

L'Ametlla de Mar



Port natural de l'Estany

Bunkers della guerra civile


Il porticciolo de L'Ampolla

La vera star di oggi, comunque, è la penisola del Delta del Ebro, che si estende per parecchi chilometri a sud tra canali, canneti e risaie allagate. L'ambiente mi ricorda in parte le zone attraversate nel sud della Francia, e nonostante il vento continuo e a tratti contrario, la pedalata si rilassa.


Le dune del Delta

Dune e la costa verso est

Canne agitate dal vento

Canale attorno alla Bassa de les Olles



Lo Desaigüe del Goleró


Qui decido di abbandonare il mio piano di viaggio originale per seguire la costa, dove è più facile trovare campeggi o b&b. Risalendo nell'entroterra, infatti, potrei avere qualche problema nel trovare alloggio, anche in free camping, tanto più che il percorso non si allontana molto dai centri abitati. In più occasioni mi soffermo a guardare casette e piccole strutture (agricole?) dall'aria solitaria e poco curata, baloccandomi con l'idea di fermarmi a dormire in una di queste. Sono proprietà private, certo, con tanto di catena e grate alle finestre. Ma no, tiriamo dritto, meglio evitare problemi.


Lo Desaigüe de Florença

Canal de l'Esquerra de l'Ebre

Attraversando l'Ebro

Poi però, un chilometro prima della meta (un campeggio), eccola là: una casa in mezzo alle risaie, all'apparenza abbandonata, senza recinzione e con tanto di porta socchiusa. Mi avvicino con cautela. L'interno è sporchino, ma per lo più si tratta di resti di vecchi nidi: terra, erbacce e qualche piuma. Nessun segno di presenza umana recente, niente cicche, lattine di birra o tracce di pneumatici sul vialetto d'accesso. Una scaletta porta al piano superiore, ben protetto dal vento e col tetto in buono stato... Sulla strada non passa nessuno...

La "mia" casetta in mezzo alle risaie

Mi fiondo dentro e mi installo al piano di sopra, montando la tenda senza il telo esterno, giusto per evitare ragni e zanzare. Vorrei fare un giretto esplorativo attorno alla casa, ma rischierei di farmi vedere da qualcuno, e poi manca poco al tramonto.




Camera pronta

Anche Virtudes sale le scale

Quando il sole finalmente scende, sono circondato da rane, folaghe e altri uccelli marini. Un'atmosfera quasi magica, se non fosse per i continui spari che risuonano dai campi tutt'attorno. Cacciatori. Sì, meglio non uscire, spero solo che non vadano avanti per tutta la notte.



Spettacolo in prima serata

Ecco, ora non sparano più. Da poco ha ripreso a soffiare forte il vento e giù di sotto c'è uno sportello che sbatte, ma non ho nessuna voglia di scendere a bloccarlo. Meglio ignorarlo, non è poi così fastidioso. Inoltre, so che non appena chiuderò gli occhi mi addormenterò come un sas

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