E sì, è stata una nottata ventosa e la tenda si agitava ondeggiando di qua e
di là. Nonostante questo, ho dormito come un ghiro, svegliandomi per qualche
istante solo durante le raffiche più forti. La bufera di vento è andata avanti
per tutta la mattinata, accompagnandomi (si fa per dire) lungo la mia
pedalata.
Aggiungiamoci le solite sorprese di percorso, che in alcuni tratti non avevo
potuto vedere nel dettaglio, e otterremo una descrizione fedele della prima
metà di questa tappa. Alcuni tratti di sterrato, molto sassosi e ripidi, si
sono rivelati assai impegnativi per me e Virtudes.
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Bateria del Pla de Rabadà |
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Bunkers, centrale di Vandellòs I, autostrada A7... |
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...e le vie alternative del cicloviaggiatore |
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L'Almadrava. Casetta al mare... atomica |
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Forte di Sant Jordi |
Dopo una fugace visita a qualche vecchio bunker della guerra civile e la
vista panoramica sulla centrale nucleare di Vandellós, si torna alle
villette vista mare poste tra baie paradisiache e speculazioni edilizie non
andate a buon fine.
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Quasi quasi, un tuffo... |
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Ma abbiamo fame |
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Niente disco, grazie |
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Il nulla |
Vento a parte, il cielo è sereno, e non ci sarebbe stato male un bel
bagnetto, il primo da quando sono partito. Ma era ora di pranzo e non avevo
ancora trovato un posto di mio gusto per consumare un pasto senza pretese.
Ad Ampolla risolvo il problema in extremis, trovando uno SPAR aperto
e mangiando tortilla di spinaci seduto nel parco giochi di un quartiere
residenziale. Dopodiché, l'idea di fermarmi per fare il bagno non mi attrae
più così tanto, sarà per un'altra volta.
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L'Ametlla de Mar |
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Port natural de l'Estany |
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Bunkers della guerra civile |
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Il porticciolo de L'Ampolla |
La vera star di oggi, comunque, è la penisola del Delta del Ebro, che
si estende per parecchi chilometri a sud tra canali, canneti e risaie
allagate. L'ambiente mi ricorda in parte le zone attraversate nel sud della
Francia, e nonostante il vento continuo e a tratti contrario, la pedalata si
rilassa.
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Le dune del Delta |
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Dune e la costa verso est |
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Canne agitate dal vento |
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Canale attorno alla Bassa de les Olles |
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Lo Desaigüe del Goleró |
Qui decido di abbandonare il mio piano di viaggio originale per seguire la
costa, dove è più facile trovare campeggi o b&b. Risalendo
nell'entroterra, infatti, potrei avere qualche problema nel trovare
alloggio, anche in free camping, tanto più che il percorso non si allontana
molto dai centri abitati. In più occasioni mi soffermo a guardare casette e
piccole strutture (agricole?) dall'aria solitaria e poco curata,
baloccandomi con l'idea di fermarmi a dormire in una di queste. Sono
proprietà private, certo, con tanto di catena e grate alle finestre. Ma no,
tiriamo dritto, meglio evitare problemi.
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Lo Desaigüe de Florença |
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Canal de l'Esquerra de l'Ebre |
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Attraversando l'Ebro |
Poi però, un chilometro prima della meta (un campeggio), eccola là: una casa
in mezzo alle risaie, all'apparenza abbandonata, senza recinzione e con
tanto di porta socchiusa. Mi avvicino con cautela. L'interno è sporchino, ma
per lo più si tratta di resti di vecchi nidi: terra, erbacce e qualche
piuma. Nessun segno di presenza umana recente, niente cicche, lattine di
birra o tracce di pneumatici sul vialetto d'accesso. Una scaletta porta al
piano superiore, ben protetto dal vento e col tetto in buono stato... Sulla
strada non passa nessuno...
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La "mia" casetta in mezzo alle risaie |
Mi fiondo dentro e mi installo al piano di sopra, montando la tenda senza il
telo esterno, giusto per evitare ragni e zanzare. Vorrei fare un giretto
esplorativo attorno alla casa, ma rischierei di farmi vedere da qualcuno, e
poi manca poco al tramonto.
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Camera pronta |
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Anche Virtudes sale le scale |
Quando il sole finalmente scende, sono circondato da rane, folaghe e altri uccelli marini. Un'atmosfera quasi magica, se non fosse per i continui spari che risuonano dai campi tutt'attorno. Cacciatori. Sì, meglio non uscire, spero solo che non vadano avanti per tutta la notte.
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Spettacolo in prima serata |
Ecco, ora non sparano più. Da poco ha ripreso a soffiare forte il vento
e giù di sotto c'è uno sportello che sbatte, ma non ho nessuna voglia di
scendere a bloccarlo. Meglio ignorarlo, non è poi così fastidioso. Inoltre, so
che non appena chiuderò gli occhi mi addormenterò come un sas
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