GENOVA-GRANADA: Traccia originale e cambi di percorso

Nonostante sia passato giĆ  un bel po' di tempo dal mio viaggio, mi sono accorto di non aver mai pubblicato sul blog i grafici realizzati in fase preparatoria con tragitto pianificato e profili altimetrici. Sapevo che sarebbe stato impossibile seguire alla lettera la traccia studiata a tavolino, le variabili in gioco erano troppe: clima, stato fisico, imprevisti... L'idea perciĆ² era quella di usare queste schede (stampate su carta nel roadbook di cui parlavo qui) per fare il punto giorno per giorno e avere un'idea  precisa di cosa mi attendesse il giorno successivo. Anche nel caso avessi mancato il punto di arrivo prestabilito o lo avessi superato di tot chilometri.

Effettivamente, dopo aver seguito piĆ¹ o meno fedelmente le prime tappe, mi sono trovato a dover apportare modifiche sia di lunghezza della traccia che di percorso, senza per questo dover rielaborare tutto col navigatore gps. Quindi, quelle che inserisco di seguito sono le tracce complete cosƬ come le avevo programmate prima della partenza e NON la traccia finale del viaggio, per la quale vi rimando alle schede inserite in calce ad ogni singolo post. 

Ma vediamole in dettaglio una per una.


Genova-Granada in 29 tappe

Questa qua sopra ĆØ la traccia completa del viaggio, divisa preventivamente in 29 tappe in funzione del chilometraggio e del dislivello positivo di ogni sezione. A parte qualche modifica che vedremo, risulterĆ  quasi del tutto rispettata, ripartita perĆ² in 30 tappe per compensare le pause e le varianti inserite.

Tappa 1: Genova-Albenga

Giorno 1. Tappa seguita alla lettera, con l'unica differenza che la sosta finale non ĆØ stata effettuata ad Albenga ma a Laigueglia, pochi chilometri piĆ¹ avanti. L'adrenalina del primo giorno mi spingeva a proseguire, e poi il camping di Laigueglia mi era sembrato piĆ¹ invitante dalle foto viste online. La traccia scorre interamente su asfalto, in parte sulla via Aurelia, che non ĆØ il massimo in bicicletta ma spesso ĆØ l'unica opzione possibile.

Tappa 2: Albenga-Latte (Ventimiglia)

Giorno 2. Tolti i primi 10km anticipati il giorno precedente, la tappa ha proceduto sulla stessa traccia. Anche qui, via Aurelia con qualche piacevole parentesi di ciclabile panoramica. Avrei potuto proseguire ancora un po' anche in questo caso, ma preferivo lasciare l'ingresso in Francia al mattino successivo, anche perchĆ© sapevo che la terza tappa sarebbe stata piĆ¹ impegnativa.

Tappa 3: Latte - La-Colle-sur-Loup

Giorno 3. Anche questa ĆØ stata seguita pari pari, ottima la scelta di scavalcare Monaco salendo a La Turbie. Da quel che avevo visto Montecarlo non ĆØ molto bike-friendly: strade sotterranee, niente piste ciclabili, centro inaccessibile... meglio una bella salita (anche con la nebbia). Per il pernottamento ho risolto in free camping in una zona boscosa, per cui mi sono fermato prima di raggiungere il campeggio di La-Colle-sur-Loup. In quest'ultimo tratto, sentieri scoscesi e single track nel bosco, adatto solo a mtb.

Tappa 4: La-Colle-sur-Loup - Les Clots des MĆ©aulx

Giorno 4. Tappa iniziata con una leggera pioggerella ed interrotta intorno al km 45 a causa del maltempo. Dopo una breve deviazione nei pressi di Callian, ho raggiunto un campeggio che avevo segnato sulla mappa. Strade asfaltate e piste ciclabili.

Tappa 5: Claviers - Cotignac

Giorno 5. Qui avrei voluto recuperare il tempo perduto il giorno prima, ma il temporale ha ripreso forza nel pomeriggio, obbligandomi a cercare rifugio vicino a Draguignan. Anche in questo caso la mappa si ĆØ rivelata molto utile. 

All'alba del sesto giorno, il ritardo accumulato sulla tabella di marcia ĆØ di una cinquantina di chilometri. Purtroppo, un nuovo imprevisto (la rottura del cellulare) mi farĆ  perdere l'intera mattinata, e raggiungerĆ² solo a fine giornata la meta della tappa precedente: Cotignac. Strade secondarie e ciclabili, perlopiĆ¹ asfaltate.

Tappa 6: PontevĆØs - Le Puy-Sainte-RĆ©parade

Nel settimo giorno, con tempo nuovamente favorevole, completo la tappa 6 e recupero parte della 7, pernottando in un campeggio di riserva segnato dopo Mallemort.

Tappa 7: Le Puy-Sainte-RĆ©parade - Saint-Ɖtienne-du-GrĆØs

Giorno 8. Seguendo la stessa traccia, da Mallemort raggiungo Tarascon, proseguendo verso sud su piste sterrate (e a tratti erbose) lungo il Rodano. Avevo previsto una sosta un po' piĆ¹ lunga nei pressi di St.Remy per visitare i resti archeologici di Glanum (segnata sulla mappa), ma la mancanza di un parcheggio sicuro per la bici e il bel tempo mi spingono a pedalare fino a Saint-Gilles.

Tappa 8: Tarascon - Aigues-Mortes

Il nono giorno, grazie al vento a favore e alla quasi totale assenza di salite, recupero per intero il tempo perduto, completando anche la tappa n.9. Strade e sterrati compatti.

Tappa 9: Le-Grau-du-Roi - Marseillan Plage

Non che fosse quello il mio obiettivo, come ho giĆ  detto queste tappe rappresentavano soltanto un'indicazione di massima e non avevo la reale necessitĆ  di recuperare nulla. Tuttavia, i siti scelti per il pernottamento spesso rappresentavano l'opzione migliore per me (piĆ¹ economici, meno turistici, migliori servizi, ecc.), per cui rispettare le tracce  pianificate mi avrebbe facilitato le cose. 

In questa tappa, che scorre lungo strisce di terra tra il mare e le lagune, il vento rappresentava una variabile importante. Spesso soffia con forza e, se contrario, puĆ² rendere l'avanzata molto dura. Fortunatamente i campeggi in zona non mancano.

Tappa 10: Agde - La Palme

Giorno 10. Nuova tappa costiera, questa volta seguita per intero. Nell'ultimo tratto mi sono guardato un po' intorno perchĆ© l'idea era quella di trovare un luogo in cui campeggiare liberamente, ma non volendomi allontanare troppo dalla strada, sono finito nel campeggio segnato sulla mappa. Percorso facile e piĆ¹ vario rispetto alla giornata precedente con un po' di ciclabili e strade asfaltate.

Tappa 11: Leucate - Le Boulou

Giorno 11. Si avvicina il confine con la Spagna, e nel tardo pomeriggio abbandono la costa per dirigermi verso l'interno. Percorso quasi del tutto pianeggiante con uno scollinamento su sterrato per raggiungere Leucate. Poi si inizia a salire lentamente verso i Pirenei su strada e pista asfaltata. A fine tappa cade qualche goccia, ma nulla che mi obblighi a cambiare i miei piani.

Tappa 12: Saint-Jean-Pla-de-Corts - Prats-de-MollĆ³-la-Preste

Giorno 12. Tappa quasi tutta su asfalto e in continua salita, ma con pendenza regolare e strade non molto trafficate. Questa ĆØ proprio la ragione per cui ho deciso di superare il confine franco-iberico passando dall'interno e non sulla costa o via Le Perthus. Sostando per la notte nel campeggio di Prats-de-MollĆ³, tranquillo ed economico, restano solo gli ultimi chilometri di salita (piĆ¹ ripida) verso il Col d'Ares, per poi scendere sul versante catalano.

Tappa 13: Prats-de-MollĆ³-la-Preste - Ripoll

Giorno 13. Il giorno dell'ingresso in Spagna. Gran bella salita che mi lascio alle spalle in tarda mattinata, anche qui tutto asfalto ma pochissime auto. Da Ripoll la strada, che prosegue verso Barcellona, si fa decisamente piĆ¹ trafficata, ragion per cui la tappa seguente mi riporterĆ  sulle alture. In serata piove forte, ma ormai ho giĆ  montato la tenda nel camping (deserto) di Ripoll.

Tappa 14: Ripoll - Puig-Reig

Giorno 14. Partito tardi per far asciugare la tenda al sole del mattino, ho recuperato in parte con la lunga discesa. Il profilo altimetrico ĆØ simile a quello della tappa precedente, ma con molta meno salita all'inizio, e strade se possibile ancora meno trafficate. In estate non sarĆ  certamente cosƬ, ma nella prima metĆ  di maggio pedalare su queste strade ĆØ stato un piacere. Nella seconda parte, si entra in un'area naturale protetta. Tanto sterrato e qualche single-track in mezzo ai boschi, uno dei tratti piĆ¹ suggestivi dell'intero viaggio. Purtroppo il campeggio in cui pensavo di pernottare (vicino a Puig-Reig) risultava chiuso, cosa che mi ha obbligato a modificare l'itinerario proseguendo (giĆ  stanco) su vie di servizio dell'autostrada e percorsi improvvisati fino a raggiungere Manresa.

Tappa 15: NavĆ s - Martorell

Giorno 15. Torno verso il fiume Llobregat per riprendere la traccia originale, che segue appunto le sponde del corso d'acqua. Gli sterrati compatti da me studiati si rivelano sabbiosi e irregolari, essendo tutta la strada interessata da lavori in corso per la posa di condutture fognarie o dell'acquedotto. Sbaglio strada un paio di volte e sono costretto a percorrere un tratto di provinciale trafficatissima. In serata mi fermo in hotel rinunciando ad accampare non si sa dove.

Tappa 16: Martorell - Sant VicenƧ de Calders

Giorno 16. Mattinata di sali-scendi sterrati un po' stancante, ma bel tempo e bei paesaggi. Contavo di fermarmi prima di raggiungere la costa, ma decido di proseguire con la tappa 17 verso Tarragona, dove nel pomeriggio ho prenotato una stanza con Air B&B. L'ultimo tratto prima di entrare in cittĆ  segue (obbligatoriamente) la N-340, una strada ad alto traffico ma con carreggiate piuttosto ampie. Tanti i campeggi lungo la costa, ma per la notte era prevista di nuovo pioggia.

Tappa 17: El FrancĆ s - Caladoques

Giorno 17. Uno dei motivi che mi hanno spinto a raggiungere in anticipo Tarragona ĆØ che volevo avere il tempo di visitarla per bene. La mattinata quindi l'ho dedicata a passeggiare per il centro, poi sono partito facendo una deviazione verso l'interno per vedere l'acquedotto romano, raggiungibile in auto dall'autostrada o seguendo un lungo sentiero in mezzo ai canneti. Ad ovest della cittĆ  un rettilineo su strada aggira la zona industriale e il porto, poi si torna sulla costa con piste ciclabili e lungomare. Meta in campeggio come da programma.

Tappa 18: Caladoques - Freginals

Giorno 18. Dopo Caladoques si segue una strada in zona montuosa, ma se si vuole evitare l'autostrada, ad un certo punto bisogna abbandonarla e percorrere uno sterrato piuttosto sconnesso. Poi si torna sulla costa con un percorso irregolare che in alcuni tratti segue i binari del treno e risulta poco pedalabile. Da l'Ametlla de Mar in poi fila tutto liscio, tranne il vento (per me, contrario). Si entra nel delta del fiume Ebro, e qui decido di apportare la maggiore modifica all'itinerario di tutto il viaggio: invece di seguire il fiume verso l'interno, lo attraverso e proseguo dritto verso ponente, bypassando interamente la traccia successiva. Questo per una semplice ragione: seguendo il percorso originario avrei attraversato una serie di paesi senza offerta di alloggio (niente campeggi, niente b&b). L'idea era quella di accampare nei boschi, ma le previsioni davano ancora tempo incerto, per cui... costa sia. La giornata finisce montando la tenda in una casetta sperduta in mezzo alle risaie.

Tappa 19: Ulldecona - Vilanova d'Alcolea

Giorno 19. Traccia scartata. Il mio percorso ha seguito invece la costa, portandomi a scoprire luoghi che, non essendo stati studiati nel dettaglio, mi hanno piacevolmente sorpreso. Uno su tutti: PeƱƭscola, cittadina molto turistica ma di indubbio fascino. Un lungo sterrato panoramico attraversa il parco naturale della Serra d'Irta, per tornare poi su spiagge turistiche. Sosta notturna in camping a Orpesa de Mar.

Tappa 20: Benlloc - Sagunto

Nel ventesimo giorno continuo a seguire la costa, attraversando una serie infinita di villaggi deserti che prendono vita soltanto nella stagione estiva. Sembra che le previsioni sbagliassero, e il sole mi accompagna verso il mio primo (e unico) bagno in mare del viaggio. Anche in questo caso il grafico in alto risulta nullo, tranne che nell'ultimo tratto dove finalmente riprendo la traccia. Mi fermo perĆ² prima di raggiungere Sagunto perchĆ© i campeggi sono solo sulla costa.

Tappa 21: Sagunto - Platja de GandĆ­a

Giorno 21. Come nel caso di Tarragona, avevo messo in conto la possibilitĆ  di fermarmi un giorno a Valencia per visitarla meglio, cosa che avrebbe diviso in due parti la tappa corrente. Avendo visitato Sagunto e il suo castello soltanto il mattino del ventunesimo giorno, la sosta valenciana ha ancora piĆ¹ senso, per cui cerco una stanza su b&b e mi fermo dopo soltando 49km. Percorso facile su strade secondarie e lunghe piste ciclabili, sia sulla costa che in cittĆ .

La seconda parte della tappa 21 diventa quindi il percorso del giorno 22, che mi porta ad un campeggio sulla costa nei pressi di GandĆ­a. Anche qui, stradine in mezzo alle risaie, qualche collinetta e un po' di vento. Ultima tappa lungo la costa.

Tappa 22: GandĆ­a - Alcoy

Giorno 23. Stavolta tappa interamente realizzata. L'avevo pianificata per bene e sono riuscito a seguirla senza modifiche, nonostante il temporale mattutino mi abbia obbligato a ritardare la partenza. Il percorso segue in parte una vecchia ferrovia dismessa lungo il fiume Serpis, che con uno sterrato facile facile mi porta a salire di quota. Per il resto, strada o pista asfaltata. Pernottamento in stanza ad Alcoy, che forse meriterebbe piĆ¹ tempo per essere visitata, ma la pioggia incombe ancora, preferisco proseguire.

Tappa 23: Alcoy - Monforte del Cid

Giorno 24. Lascio Alcoy percorrende un'altra bellissima ex-ferrovia convertita in ciclabile e proseguo verso Ovest. La tappa dovrebbe portarmi a una zona (forse) accampabile nei pressi di un castello in rovina, ma nel pomeriggio vengo finalmente raggiunto dalla pioggia con cui da giorni sto giocando a nascondino. Sosta in albergo a Monforte del Cid e cambio di percorso per il giorno successivo.

Tappa 24: Monforte del Cid - Murcia

Giorno 25. Secondo la mappa, avrei dovuto raggiungere la cittĆ  di Elche attraversando i sentieri che portano all'antica diga, meta di escursionisti e bikers della zona, ma avendo abortito la notte al castello e non sapendo in che condizione si trovino i sentieri, scendo in cittĆ  seguendo la strada asfaltata. Poi percorso pianeggiante su ciclovie, sterrati e strade secondarie, che mi porta dritto dritto alla cittĆ  di Murcia. Anche qui, notte in stanza. Il tempo regge.

Tappa 25: Murcia - CehegĆ­n

Giorno 26. Come non detto. La giornata parte piovosa, e quando sembra rimettersi arriva l'intoppo tecnico. Copertone forato. La lunga sosta per la riparazione ĆØ ricompensata da dieci metri di sterrato infangato, che mi provocano la piegatura del cambio e l'impossibilitĆ  di proseguire. Raggiungo alla meglio Alguazas e resto fermo fino al primo pomeriggio, quando tento di riprendere il cammino. La "via verde" perĆ² si rivela inagibile a causa del fango e mi tocca rinunciarvi optando per l'asfalto. Ma il tempo perso ĆØ troppo e per giunta riprende a piovere forte. La tappa termina a in hotel a Mula dopo un dietro-front di una decina di chilometri.

Il 27Āŗ giorno inizia con la stessa pioggia battente della notte anteriore, che stavolta non accenna a scemare. Riesco a malapena a raggiungere Caravaca de la Cruz, dove ho affittato un appartamento di tre stanze che occupo interamente stendendo la roba bagnata sui termosifoni. Peccato, perchĆ© di tutta questa zona ho visto ben poco, a parte l'asfalto bagnato.

Tappa 26: Cehegƭn - CaƱada del Salar

Giorno 28. Cielo ancora coperto in mattinata, ma almeno non piove piĆ¹. Si rende necessario un altro cambio di programma che mi porti a velocizzare il mio passaggio in questa zona, perchĆ© da un momento all'altro puĆ² venire giĆ¹ un altro diluvio. Avevo programmato molti sterrati, ma devo lasciarli da parte. Cerco strade asfaltate e piĆ¹ dritte possibile. Dopo Casa Blanca tiro dritto sulla RM-730 e ignoro la deviazione che mi porterebbe verso Orce e il lago del NegratĆ­n. Concludo la tappa sotto la pioggia a Puebla de Don Fadrique, primo paese della provincia di Granada.

Tappa 27: Orce - ZĆŗjar

Giorno 29. Traccia 27 scartata a favore dell'asfalto. Il mio percorso mi porta da Puebla de Don Fadrique a HuĆ©scar e poi a Baza lungo le statali. ƈ tornato il sole e l'entusiasmo mi fa fare piĆ¹ chilometri del previsto. Nel pomeriggio riprendo uno sterrato (ghiaioso) fino a Gor, sulla traccia della via verde de la Sierra de Baza.

Tappa 28: ZĆŗjar - Guadix

Il trentesimo giorno mi riallaccio alla traccia originale nei pressi di BaĆŗl, ma evito il tracciato della vecchia ferrovia perchĆ© troppo sassoso e ho ancora il copertone rattoppato. Spronato dalla previsione di un nuovo fronte temporalesco su Granada e provincia, riesco ad unire questa traccia alla successiva e raggiungo Granada in un'unica, lunga tappa.

Tappa 29: Guadix - Granada

Dopo Guadix era prevista anche una buona parte di sterrato, a cui per fortuna non ho rinunciato. Tra Paulenca e Beas de Guadix il terreno era in parte fangoso ma di un tipo diverso da quello murciano, meno "appiccicoso". E poi il paesaggio meritava davvero un piccolo rischio.

E questo ĆØ tutto. I grafici inseriti in questo post sono stati realizzati con vari software nei mesi precedenti alla partenza e mi sono serviti sia in fase preparatoria che durante il viaggio. Ovviamente ci ho speso un sacco di tempo, per cui non me la sono sentita di rielaborati nella versione definitiva. Spero che a qualcuno possano risultare utili anche cosƬ, tenendo conto che qua e lĆ  qualche vicolo cieco l'ho imboccato lo stesso!

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